Il 2012 sta finendo...
Un anno difficile, sicuramente. Un periodo di scoramento e insoddisfazione lavorativa, una profonda crisi personale, dubbi e crisi di coppia, difficoltà economiche...
Ma è nei momenti più difficili che si cresce e si godono a pieno le cose positive...
Un bel viaggio in Turchia, ad esempio. E poi il giro di ruota del 5 dicembre. Un addio per me doloroso, ma spero non vano e portatore di cose positive e di un carico di energia e di serenità.
In questo momento di passaggio tra una città e l'altra, in giro con furgoni carichi di vestiti e ninnoli, non posso non pensare a chi mi sta accanto.
I miei genitori in primo luogo, Dio gli dia una lunghissima vita ancora, nonostante gli screzi di questi giorni e gli attacchi d'ansia non mi hanno mai abbandonato.
E poi lui, la persona che mi sta accanto da quasi 5 anni, e che nonostante tutto mi segue ancora.
E poi gli amici, quelli di sempre e quelli che potevano essere solo colleghi di ufficio e invece ti dimostrano affetto, stima e rispetto.
A loro faccio il mio migliore augurio per un 2013 ricco di cose nuove, perchè sono le cose nuove che portano aria nuova ed energia nuova.
E se una nuova era deve arrivare, che sia un'era di novità, nuove soddisfazioni, creatività, originalità e anticonformismo. Perchè altrimenti ci si annoia, e la vita è troppo bella per buttarla via così.
E poi un augurio a chi invece non mi ha dimostrato stima, affetto o rispetto. Un augurio a chi mi vuole male. Un augurio a chi non ha mai capito nulla di me.
Perchè se la vita è troppo bella per essere sprecata, sicuramente è stupido gettare tempo ed energia nell'odio e nelle futili lotte.
Buon 2013!
domenica 30 dicembre 2012
lunedì 3 dicembre 2012
Mulini
E finalmente Don Chisciotte capì che era giunto il momento di smettere di lottare contro i mulini a vento, o quanto meno che era il caso di provare a cambiare mulini....
I mulini ci saranno sempre, pensava, con i loro cigolii sinistri e le loro ombre beffarde, che con tutta la tua passione, il tuo ardore, la tua foga, non riuscirai mai a scalfire....
Saranno sempre lì, ma cambiare vallata, cambiare i colori, cambiare cielo, a volte da' l'illusione di cambiare vita, e scrollarsi di dosso almeno mentalmente e per un tempo infinitesimale lo scoramento di vedere che tutti i tuoi sforzi non scalfiscono questi neri mostri....
Non stava bene Don Chisciotte, per niente. Sentiva in quel momento il peso degli anni persi dietro a sogni e illusioni ormai svaniti e dissolti dal tempo. Sentiva la stanchezza, la fatica, e la tristezza. A cosa era servita la sua passione? A cosa il cuore e l'ardore con cui ogni giorno per anni aveva sfidato quei giganti senz'anima?
Forse a nulla. Ma dietro aveva sempre Sancho Panza, il fedele amico, che lo aveva sempre appoggiato e consolato, pronto anche stavolta a stargli accanto, come solo un vero amico sa fare.
E finalmente sparì la paura.
I mulini non sarebbero spariti. Sarebbero sempre rimasti al loro posto. Ma Don Chisciotte non era solo. Aveva un fedele compagno di avventure accanto a sé.
E con un amico accanto il mondo non lo spaventava.
Era pronto. E voltate le spalle ai vecchi nemici si incamminò, verso Sancho Panza che lo attendeva per il prossimo viaggio.
I mulini ci saranno sempre, pensava, con i loro cigolii sinistri e le loro ombre beffarde, che con tutta la tua passione, il tuo ardore, la tua foga, non riuscirai mai a scalfire....
Saranno sempre lì, ma cambiare vallata, cambiare i colori, cambiare cielo, a volte da' l'illusione di cambiare vita, e scrollarsi di dosso almeno mentalmente e per un tempo infinitesimale lo scoramento di vedere che tutti i tuoi sforzi non scalfiscono questi neri mostri....
Non stava bene Don Chisciotte, per niente. Sentiva in quel momento il peso degli anni persi dietro a sogni e illusioni ormai svaniti e dissolti dal tempo. Sentiva la stanchezza, la fatica, e la tristezza. A cosa era servita la sua passione? A cosa il cuore e l'ardore con cui ogni giorno per anni aveva sfidato quei giganti senz'anima?
Forse a nulla. Ma dietro aveva sempre Sancho Panza, il fedele amico, che lo aveva sempre appoggiato e consolato, pronto anche stavolta a stargli accanto, come solo un vero amico sa fare.
E finalmente sparì la paura.
I mulini non sarebbero spariti. Sarebbero sempre rimasti al loro posto. Ma Don Chisciotte non era solo. Aveva un fedele compagno di avventure accanto a sé.
E con un amico accanto il mondo non lo spaventava.
Era pronto. E voltate le spalle ai vecchi nemici si incamminò, verso Sancho Panza che lo attendeva per il prossimo viaggio.
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