giovedì 19 gennaio 2012

Gelo

Gli alberi sono ricoperti dal ghiaccio stamattina.
E la nebbia è così fitta...la giornata ideale per leggere un buon libro, con una tisana calda e una coperta...e magari se anche il gatto non grattasse alla porta ogni secondo sarebbe perfetto...
Peccato che Alinda non la pensi così. Pulisce ogni angolo della casa, sembra affetta da una furia omicida, una lotta privata con gli acari e ogni minima particella di sporco...che ci sarà mai poi da pulire, in un buco di 30 metri quadri...e mia madre che pensa che non riesco ad arrangiarmi...deciso, domani la chiamo e le dico che non mi serve che mi mandi le sue colf, so benissimo arrangiarmi da sola...
Ma intanto Alinda è qui, che mi insegue con lo straccio per la polvere...va bene, ho capito, esco...sfrattata da casa mia, sembra incredibile....
Fuori fa proprio freddo....un freddo pungente, ma quasi gradevole, meglio di quelle giornate con l'umido che ti inzuppa pure i pensieri...
Anche l'erba è ghiacciata....che strano, fa cric-croc sotto le scarpe...mi viene da ridere...
Sul lungo fiume poca gente, ed è bello così...odio quei pomeriggi in cui sembra che la piazza del paese si trasferisca qui...gente che per salutare deve urlare, e che per ridere deve emettere ultrasuoni....ecco, il mio lato asociale emerge ancora una volta...ma che ci posso fare, a me questo posto piace in giornate come oggi. Il silenzio che avvolge ogni cosa, si sente il rumore dell'acqua sulle sponde dell'argine, e due cigni che nuotano sereni. Accanto a loro un'anatra cerca di beccare del cibo sulle rive. Un anziano passeggia, con il giornale sottobraccio, ha il volto sereno, mi saluta con un sorriso, forse anche a lui il lungofiume piace così...
Cric-croc, l'erba che sembra rompersi sotto il peso dei miei passi. La nebbia avvolge i casolari in rovina, i primi tempi pensavo che era un peccato che fossero stati lasciati andare in rovina, possibile che un comune così ricco e attento alla pulizia e al decoro abbia permesso un tale sfracelo...ma adesso invece ringrazio Iddio per non aver permesso che l'ansia di controllo del sindaco arrivasse fin qui, magari portando con se nuovi residence, o peggio ancora hotel...mi si gela il sangue a pensarci...
Cade una foglia, e fa rumore, nel silenzio di questa mattina si sente addirittura il rumore delle foglie che cadono...quanti anni era che non sentivo questo soffio, quasi l'ultimo respiro, e poi il leggero tonfo sull'erba sottostante....fantastico, devo uscire più spesso, mi sento quasi tornare bambina, sorrido, e anche il fatto di non avere un lavoro, di essere una dei mille-migliaia di giovani-non-più-giovani senza lavoro, beh, mi sembra quasi bello, davanti a un pc queste cose mica le vedi...
Un rumore di un tonfo nell'acqua, e ancora un altro, ripetuto con una cadenza regolare...è il rumore dei remi di un vogatore solitario. Mi piacerebbe un sacco imparare, da quanti anni me lo dico che devo andare ad iscrivermi...ma poi vince la mia proverbiale pigrizia..diciamo la verità, non è solo pigrizia, è il mio sfacciato orgoglio, io non ho voglia di avere qualcuno che mi dice cosa devo fare e quando devo farlo e come devo farlo...non è forse per questo che sei stata licenziata, mia cara? Perchè hai risposto a quel cretino del tuo capo che tu ti sei rotta, basta, ho una mia dignità, queste cavolate fatevele voi...Bel discorso, certo, una prova da maestra...ma che smacco quella risposta, quel "bene-se-non-ti-va-facciamo-da-soli-buona-fortuna", e che ti aspettavi, di essere la principessa del castello? nessuno è indispensabile mia cara, sei solo un ingranaggio, appena cominci a cigolare ne prendono uno nuovo, appena oliato, che nemmeno si sente, e tu sei a casa...
Mio dio, cammino da dieci minuti e sono già stanca, con il fiatone...Mi fermo un attimo, prima di svenire, devo andare dal medico, inutile, devo soffrire di invecchiamento precoce...
C'è uno scalino, mi siedo, e guardo l'acqua che scorre...sì, tutto scorre, panta rei, passerà anche questo momento, prima o poi capirò cosa voglio fare della mia vita...
La mia vita...cosa è stata la mia vita finora? ho mai scelto come vivere la mia vita?non ne sono tanto sicura...ho fatto quello che mi riusciva meglio, studiare studiare e ancora studiare. Ho avuto i miei momenti di ribellione, certo, quella volta me ne sarei rimasta a lavorare in quell'hotel, stavo bene, avevo trovato degli amici finalmente, e poi c'era lui...ma me ne sono tornata, la voce di mia madre, l'università da finire, dovevo studiare, studiare, per costruirmi un futuro...e che mi sono costruita? nulla....un lavoro sottopagato, da precaria, ma zitta e buona, prendi lo stipendio a fine mese, di che ti lamenti? Già, di che mi lamento? Di che mi lamento? Forse del fatto che non sorrido più, che per sorridere devo sentire il cric-croc dell'erba sotto i piedi....sono stanca, tanto stanca...
Meglio rientrare, tra poco arriverà mia madre come ogni giorno per pranzare insieme, da sola mi intristisco dice lei...forse mi intristisco comunque....meglio godermi il cric-croc dell'erba, e il rumore dell'acqua e la cadenza del remo in acqua, placido e regolare, anche il vogatore sta tornando...L'anatra non deve aver trovato nulla su questa riva, sta nuotando per raggiungere la riva opposta, l'inverno per lei mica dev'essere facile...e i due cigni? beh, devono essere stanchi anche loro, sono fermi su uno scalone di cemento, l'acqua dev'essere gelida anche per loro...
Arrivo sotto casa, sono già arrivata? mi sembrava di aver fatto chilometri e invece c'ho messo pochissimo a tornare...sarà il freddo che mi ha fatto camminare molto più velocemente....
Un miao conosciuto...il gatto è li, rosso, una palla di pelo senza nome, quando mi decido a dargli un nome? Alinda deve averlo cacciato, ha lo sguardo contrariato, ma Alinda non sa che ho un gatto, Gatto, devo ancora dirglielo, ci vuole cautela, se le dico che introduco in casa un portatore di sporco credo svenga...e mia madre? lei odia i gatti, come potrei mai dirle che nella sua casetta che solo temporaneamente è a mia disposizione io introduco un ammasso di pulci? Cerca di capirmi Gatto....
Miao...e subito ecco la voce stridula di mia madre che parla con Alinda..."Alinda, cara, ma hai pulito sotto l'armadio? sai quella sbadata di mia figlia dice che ha perso gli orecchini che le ha regalato suo padre, ma dove vuoi che li abbia persi, qui li ha persi, e dove sennò, ne combina sempre una...hai pulito sotto l'armadio Alinda cara???"
Sai che ti dico Gatto? che quasi quasi resto fuori con te....è talmente bello qui fuori....